SEMMELWEIS


Creazione scenica liberamente ispirata a “Il dottor Semmelweis” di L.F. Céline

Con: Marco Foschi
Note di regia: Claudio Angelini e Marco Foschi
Scene: Claudio Angelini
Con la partecipazione di: Daniele Romualdi e Emanuele Tontini
Traduzione: Massimiliano Morini
Elaborazione sul testo: Claudio Angelini e Marco Foschi
Suoni: Cristiano De Fabriitis
Supervisione musicale: Davide Fabbri
Direzione tecnica e luci: Luca Giovagnoli
Fonica: Giacomo Calli
Costumi: Liana Gervasi
Disegno realizzato da: Barbara Longiardi e Giovanni Pizzigati
Organizzazione: Elisa Nicosanti
Promozione: Neera Pieri
Una produzione di: Città di Ebla
In coproduzione con: Teatro Akropolis
Con il contributo di: Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Comune di Forlì, Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì
Con il sostegno di: Romagna Acque, Poderi dal Nespoli 1929, Maxisald

«Aspettavo da tempo di incontrare il corpo e la voce di Marco Foschi in scena. Mi era chiaro quale sarebbe stato il campo di gioco e Marco lo ha condiviso dal primo istante, e cioè la tesi di laurea di Céline, o comunque il racconto che egli ha voluto scrivere sulla tragica e luminosa vicenda del medico ungherese Ignac Fulop Semmelweis. Un tempo molto lungo è passato prima di decidere in maniera fulminea che era il momento per noi di dare inizio a questo corpo a corpo. Le ragioni sono strettamente biografiche e dunque occorre mentire e sviare ogni indagine. Del resto ciò che raccontiamo è una indagine attorno a una grande menzogna.
Le attinenze e consonanze con questo momento storico sono del tutto fortuite, a meno di chiamare in causa forze che ci superano. Oltre a Marco, ringrazio il prezioso e indispensabile lavoro di Davide Fabbri, Cristiano De Fabritiis, Massimiliano Morini, Luca Giovagnoli che ci hanno consentito di trovare una forma. Poi ci sono altre forze di natura viva e inanimata che attraversano questa creazione scenica. Forze che giungono dal passato. “Deodorare le mani…”, prima dell'accesso in sala, senza la pretesa di rimanere immuni». Claudio Angelini

Nell’ultima produzione di Città Di Ebla lo spazio scenico è essenziale. Ci muoviamo tra tavoli di dissezione anatomica e slanci visionari per salvare vite umane in quella che forse è la più intensa storia medica mai raccontata da uno scrittore, restituita attraverso il corpo e la voce di Marco Foschi.

Prima di diventare uno dei grandi scrittori del secolo scorso, Céline fu uno studente di medicina e come tale dedicò la sua tesi, nel 1924, alla vita di uno degli eroi scientifici dell’Ottocento: Ignac Fulop Semmelweis, il debellatore di infezione puerperale, che falciava allora migliaia e migliaia di vite. Una scoperta enorme, eppure semplicissima: osservò che le puerpere venivano visitate dai medici che avevano appena sezionato cadaveri e non pensavano certo di lavarsi le mani. Imponendo la disinfezione, Semmelweis si rivelò l’unico non colpito dalla mostruosa cecità del suo secolo. Con lo slancio entusiastico di un giovane adepto della scienza, Céline traccia la vita di un puro, trascinato dal destino alla sua scoperta e, insieme con essa, a un clamoroso susseguirsi di incomprensioni e persecuzioni, che lo spingeranno alla follia e a una morte atroce.

12 novembre 2021| Testimonianze ricerca azioni – Teatro Nazionale, Genova

2 ottobre 2021 | Colpi di Scena 2021 – Sguardo nel Contemporaneo – EXATR, Forlì

1 ottobre 2021 | EXATR, Forlì

4, 5, 6 giugno 2021 | EXATR, Forlì


Considerazioni a margine / Testimonianze ricerca azioni Persinsala – Luciano Ugge| novembre 2021 – vedi articolo

L’eredità del tempo a Colpi di ScenaDoppiozero – Enrico Piergiacomi | ottobre 2021 – vedi articolo

Preparare un fuoco – Conversazione con Claudio Angelini | Gagarin Magazine – Michele Pascarella | giugno 2021 – vedi articolo