Il dolore nelle arti nel ‘900 e oltre


Giornate di studio a cura di Mauro Petruzziello e Valentina Valentini

7 e 8 marzo 2014 | La Sapienza-Università di Roma, Dipartimento di Storia dell’Arte e Spettacolo

Durante il XX secolo il dolore, da fatto da condividere con la comunità è progressivamente diventato fatto privato, sia per il disgregarsi dell’idea di comunità che mettevano in gioco anche l’intimità dei loro membri, sia per la medicalizzazione del dolore e il suo spostamento nella sfera del pudore per mezzo della psicanalisi e delle terapie farmacologiche.
Sono così venuti a essere totalmente riformulati, e spesso anche a cadere, i segni della rappresentazione sociale del dolore.
Di questo spostamento e di quella radicale rielaborazione ne portano i segni l’arte, il teatro, la letteratura drammatica, la scienza.
Le giornate di studio si propongono di analizzare le forme espressive del dolore in media diversi nel novecento.

Lezione di Claudio Angelini, regista di Città di Ebla

Da “Pharmakos” a “The Dead”: una spirale concentrica del dolore che parte dalla comunità sacrificale e trova progressivamente il suo centro nell’istante puntuale di un ricordo privato.

7 marzo 2014 | Università La Sapienza – Roma