Impazzire di pietà per le cose che stanno morendo


Workshop di real time shooting theatre

Ideazione workshop: Città di Ebla
Indicazioni di regia e drammaturgia: Claudio Angelini
Fotografia e suoni: Davide Fabbri e Luca Giovagnoli
Real time shooting theatre ideato da: Claudio Angelini e Luca Di Filippo
Crediti fotografici: Jeff Wall, “Milk”

Impazzire di pietà per le cose che stanno morendo è il titolo del laboratorio che il collettivo artistico forlivese Città di Ebla presenterà nel prestigioso contesto iraniano del Fadjr International Theatre Festival, al fine di indagare il rapporto e le contaminazioni che intercorrono tra movimento, fotografia, suono e allestimento scenico. All’interno di questo percorso centrale sarà il ruolo del real time shooting theatre, tecnica ideata da Claudio Angelini – regista del collettivo artistico Città di Ebla – e Luca Di Filippo – fotografo, creative director e designer – in occasione della rilettura e messa in scena del racconto joyciano The dead, produzione Romaeuropa Festival 2012 poi in tournée a Londra e Berlino. È attraverso il real time shooting che la fotografia scattata in tempo reale sulla scena si sovrappone ad essa, creando un contrappunto con i suoni, i movimenti, gli oggetti reali che la costituiscono e generando così un processo che dalla scena si slancia verso l’immagine per poi farvi ritorno.

Il workshop, appositamente pensato per il constesto ospitante, propone una pratica di lavoro secondo una interpolazione fra movimento, suono, fotografia e allestimento scenico. In particolare la fotografia in tempo reale viene usata come mezzo di racconto in scena e quindi come amplificazione della narrazione del corpo. Si costruiranno insieme ai partecipanti dei sistemi narrativi in grado di fondere movimento e immagine fotografica. Il fotografo diviene un performer, agisce nel tempo reale della scena, scatta immagini che hanno una condizione di persistenza simile ai corpi reali, perchè svaniscono rapidamente. In questo incontro, a volte di fusione a volte di frattura, l’immagine assume una valenza corporea e il corpo si da in immagine. La ricerca fatta insieme ai partecipanti al workshop si dipana su questo crinale che ha come protagonista assoluto lo scorrere del tempo. E le sue smagliature.

25 – 27 gennaio 2015 | Fadjr International Theatre Festival – Teheran, Iran